“Thanksgiving”, un riflessione sulla realtà attuale e diretta

Articolo di Paolo Quaglia

A Plymouth Massachusetts è arrivato il giorno del ringraziamento. La cittadina si prepara ai festeggiamenti in un clima particolare. L’anno precedertene, infatti, una tragedia si è consumata nel negozio di elettronica su main street. Alcune persone hanno perso la vita per la troppa gente ammassata nei locali. La figlia del proprietario è profondamente coinvolta. Il fidanzato di Gabby, promessa del football si trovava sul posto e, visto l’accaduto, ha lasciato la carriera sportiva in seguito a un trauma alle gambe. Lo spettacolo deve continuare soprattutto per il padre imprenditore che decide di fare i saldi, ma un account istagram minaccioso e anonimo spaventa la comunità. John Carver, il patrono di Plymouth, appare in città e comincia a uccidere a caso. Dal suo account fake il serial killer lancia post, taggando Gabby e la sua compagnia. Un padre pellegrino assassino dall’identità sconosciuta mette sotto scacco l’intera città .

Thanksgviving è un film del 2023 diretto da Eli Roth. Horror di gran classe, funziona soprattutto grazie alla creatività del suo regista capace di dosare ritmo e ironia in maniera notevolissima. Prendendo esempio dalla vecchia scuola Roth dimostra ancora una volta la sua conoscenza del terrore e la sua capacità di scovare storie in grado di diventare punti di riferimento. Sulle orme di Wes Creaven il sodale di Quentin Tarantino realizza un’opera senza pretese e di grandissimo intrattenimento. La sceneggiatura è attenta a introdurre morti dal sapore del tutto nuovo. Il solito gruppetto di adolescenti ci lascia la pelle in una maniera mai vista prima sullo schermo. Dialoghi divertenti che rispecchiano i tempi si mescolano a personaggi di poco spessore, come da copione, per garantire al pubblico quella sana sublimazione della violenza di cui ha bisogno.

La scelta di Roth di virare spesso sulla commedia nera è azzeccata e rappresenta una nuova dimensione del regista i cui ultimi lavori sembrano essere meno di nicchia. La riflessione sulla realtà che il film propone è attuale e diretta , Thanks manipola la narrazione classica introducendo un passione per il grottesco che lo eleva oltre il semplice prodotto commerciale. Il lavoro finale è un film condotto da un regista capace, in altre parole il primo capitolo di qualcosa destinata a durare.

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