“Mia dolce assassina”, un lavoro intriso di romanticismo

Articolo di Paolo Quaglia

Investigatore privato deluso dalla vita lavora per dimenticare se stesso. Soprannominato l’orecchio nel suo ambiente, l’uomo vive nel ricordo del tempo passato. Dalla sua ex non ha che pietà mentre una foto in bianco e nero è l’unica cosa che rimane di Marie sua figlia. Un giorno riceve l’incarico di sorvegliare la ragazza di un rampollo dell’alta società dai suoi genitori. Scoprirà che Charlotte non è una cacciatrice di dote bensì una serial killer. Invece che denunciarla Beuvoir comincerà a seguirla arrivando a essersene ossessionato.

Mia dolce assassina è un film del 1983 diretto da Claude Miller. Noir malinconico e senza scampo è uno dei lavori migliori del regista francese per la sua capacità di raccontare mescolando ferocia e comprensione. Sceneggiato da Michel e Jaques Audiard il film fa del ritmo e della mescolanza di atmosfere la sua forza. Michel Sarrault è un uomo alla deriva che vive nel ricordo della sua famiglia quando trova Camille. Nella ragazza vede sua figlia e la sintesi di una carriera, la sua, giunta al termine. Una discesa che riesce a unire il disincanto e la curiosità, soprattutto nello spettatore. La dolce assassina sembra condividere con il detective il senso di finitezza proprio del destino segnato e il regista esalta questa sensazione.

Fiaba metafisica carica di personaggi interessanti crea un vero e proprio circo di anime che incontrano i protagonisti, portando una nuova desolazione alla storia. Sarrault è straordinario nel recitare sotto traccia facendo dei silenzi il vero tratto distintivo del personaggio. Beuvoir soffre ma sa anche ridere ed emozionarsi grazie a questa nuova paternità ritrovata. Un lavoro intriso di romanticismo quello di Miller che riesce a creare empatia con i suoi personaggi grazie a immagini statiche. In contrapposizione alla staticità delle inquadrature i dialoghi elevano il risultato a un esempio di purezza stilistica che trova la perfezione soprattutto nelle sbavature. Cinema da approfondire per ogni estimatore delle parole e della vita quando diventa occupazione di spazio.

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