Il Volume San Salvador e l’omicidio frutto della psicopatologia

Articolo di Domenico Letizia

Il 31 marzo, presso la Libreria Mondadori di Palermo (come Reading del Volume a cura dell’attrice Giovanna Macaluso) e il 28 aprile presso il prestigioso Palazzo del Poeta, sempre a Palermo, nei pressi della centralissima Via Roma, si terrà la presentazione del volume di Angela Ganci, psicologo psicoterapeuta, “San Salvador. Storia di un omicidio”. Il libro intende approfondire i processi psichici sottostanti all’azione omicidiaria, dal punto di vista della donna, classicamente considerata incapace di azioni aggressive e criminali, ma intende anche essere una Speranza affinché un Ravvedimento sia davvero possibile e non solo l’esito terapeutico improbabile di una personalità recidivamente incline alla violenza. San Salvador, un libro che parla di un omicidio perpetrato da una donna nei confronti del presunto compagno infedele. Un omicidio frutto della psicopatologia delirante che nel romanzo seguiamo nella sua evoluzione. Il colpevole è quindi già conosciuto, già noto, così come la platea di personaggi che aiutano la carnefice nei suoi intenti omicidiari, a partire dalla preziosa Zia chimica. Colpa per il “Tribunale degli uomini” e giustizia privata per Martha nei confronti di Thomas a cui si aggiunge l’incontro con Anthony che riuscirà a far instradare nella coscienza il senso di colpa, finalizzando le vicende all’espiazione di quella colpa, sintomo di Ritrovata Umanità. Il messaggio che il libro intende trasmettere è quello forte della Redenzione e della Consapevolezza anche in deroga alla strutturazione di una personalità psicopatica associata classicamente all’azione omicidiaria e che raramente accede alla colpa come movente del Cambiamento e della Riparazione. La presentazione del volume San Salvador, storia di un omicidio, presso il sontuoso Palazzo del Poeta, è inclusa all’interno della terza rassegna letteraria ideata dalla giornalista Rosa Di Stefano denominata “Un tè con l’Autore”. Il volume è ricco di suspense, introspezione criminale, personaggi ausiliari, ma fondamentali nella pianificazione di un omicidio “perfetto” tranne, forse, che per la coscienza che si risveglia dal ghiaccio della psicopatia. Nel tentativo di approfondire l’importanza del messaggio del volume intervistiamo la psicologa psicoterapeuta, giornalista e scrittrice Angela Ganci.

Un libro che pone la follia e l’omicidio al centro dell’attenzione del lettore. Può descrivere i personaggi del romanzo e le loro caratteristiche?

La protagonista del romanzo, Martha, ferita profondamente nell’Ego e decisa a far valere il proprio Io, progetta accuratamente l’omicidio di Thomas, reo, a suo avviso, di un tradimento inaccettabile, omicidio che avverrà all’interno di un motel sperduto e decadente, secondo modalità cruente e dettagliate nel testo. In questo piano omicidiario la protagonista sarà sostenuta da una zia abile in questioni mortifere fino alla svolta della Consapevolezza, dovuta all’incontro con Anthony, primo anello di una catena di introspezione e ravvedimento.

In termini di analisi psichica, quali sono le motivazioni che spingono la protagonista al gesto estremo?

Sicuramente la gelosia patologica, il narcisismo patologico e l’inaccettabilità della Non supremazia nella relazione con l’Altro sono i due moventi addotti da Martha, pena il fatto che si tratti di motivazioni nate e imbevute di una psicopatologia delirante, quindi irreale.

Quali sono gli insegnamenti che si possono trarre dalla sua pubblicazione?

Credo che si possa dire questo: ogni azione criminale lascia dietro di sé un cumulo di macerie, di solitudini, di morti e devastazioni; l’odio uccide e spezza i legami, mentre l’Amore lega. Sarà infatti l’Amore a legare la protagonista alla sua Valvola di salvezza in termini di Umanità Ritrovata, ovvero Anthony.

Una domanda che affascina sempre i lettori. Ciò che è descritto nella pubblicazione è il frutto di fantasia o trae spunto da una storia vera?

La vicenda è ispirata a una storia vera anche se le ambientazioni, i paesaggi e gli elementi fisici caratterizzanti i personaggi sono frutto di pura fantasia, così come i luoghi descritti.

Perché il titolo San Salvador, quali sono le dinamiche dell’omicidio al femminile?

San Salvador, la capitale e la città più grande dello stato di El Salvador, luogo a me particolarmente caro. Riguardo l’omicidio al femminile esso è caratterizzato, tra l’altro, da strumenti specifici non comprendenti violenze fisiche o sessuali, solitamente, piuttosto veleni, che agiscono a piccole dosi e maggiore crudeltà, o franche tattiche di manipolazione psicologica.

Cosa intende per redenzione?

Per redenzione intendo il Ravvedimento e il senso acquisito del Danno provocato agli altri dalla condotta violenta che conduce alla volontà di Riparazione del danno stesso e di Riconciliazione con l’Umanità e l’Umano che è in Noi.

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