“Tutte le mie notti”, ha il merito di approfondire il rapporto psicologico tra due donne così diverse tra loro

Articolo di Gordiano Lupi

Tutte le mie notti è ambientato in una non precisata località marina, narra una vicenda che si intreccia sempre di più con il passare dei minuti, con protagoniste due donne che s’incontrano dopo una festa in una villa. Non è un incontro casuale, perché Sara (Porcaroli) è una prostituta in fuga dopo aver visto morire la sua amica, mentre Veronica (Bobulova) – che l’accoglie – non la protegge in maniera disinteressata, ma è l’avvocato di chi ha assassinato l’amica (Boni). Il film risente di una trama troppo esile per coprire gli 81’ di un thriller dai tempi troppo compassato per risultare avvincente; il tono è cupo e angosciante, la situazione claustrofobica, la fotografia scura e notturna, la messa in scena del tutto teatrale. Tre attori, per gran parte della pellicola soltanto due: le bravissime Bobulova e Porcaroli (ventenne), mentre in poche sequenze entra in scena Alessio Boni. Il regista fiorentino Manfredi Lucibello (1984), al suo primo lungometraggio, laureato al Dams di Bologna, autore del corto Storia di nessuno (2010) e di tre documentari (Centoquaranta – La strage dimenticata, 2013 – Il paese perduto, 2015 – Bice Lazzari, 2022), dimostra di non saper gestire al meglio i tempi cinematografici, ma è buon direttore di attori e tutto sommato non se la cava male con la macchina da presa. Il difetto maggiore del film è una storia ai minimi termini, caratterizzata da una sceneggiatura ripetitiva che non riesce a catturare l’attenzione dello spettatore. Buona prova di attrice da parte di Benedetta Porcaroli, drammatica al punto giusto, sempre credibile e convincente. Girato quasi tutto in interni, i pochi esterni sono tra Roma e il litorale laziale (Ostia e Fiumicino), in particolare Anzio, presso la terrazza di una Lega Navale e poi al Moletto Pamphili. Produce Mompracem dei fratelli Manetti, con la collaborazione di Rai Cinema. Visto su Rai 5, senza interruzioni pubblicitarie. Un film interessante, che non fa gridare al capolavoro, ma che ha il merito di approfondire il rapporto psicologico tra due donne così diverse tra loro. Possibile vederlo ancora su RaiPlay.

Regia: Manfredi Lucibello. Soggetto e Sceneggiatura: Manfredi Lucibello, Andrea Paolo Massara. Fotografia: Gianluca Palma. Montaggio: Poalo Cottignola. Produttori: Carlo Macchitella, Antonio Manetti, Mario Manetti. Musiche: Yakamoto Kotzuga. Case di Produzione: Mompracem, Madeleine, Rai Cinema. Durata: 81’. Genere: Noir, Thriller. Interpreti: Barbora Bobulova (veronica), Benedetta Porcaroli (Sara), Alessio Boni (Federico Vincenti), Carolina Rey.

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