“Lamberto Piovanelli – Una vita all’attacco”, per un tifoso nerazzurro è un volume irrinunciabile

Articolo di Gordiano Lupi

Lamberto Piovanelli me lo ricordo bene al centro dell’attacco del Pisa, quando frequentavo da tifoso l’Arena Garbialdi e soffrivo per il mio Pisa non molto amato dagli arbitri, che cercava con fatica di conservare un posto al sole in serie A, ma non era facile. Ricordo Romeo Anconetani, che stravedeva per il suo gioiello di attaccante (convocato per una gara in nazionale da Vicini, a Cipro) e che per scongiurare il malocchio portava i giocatori in ritiro, andava a piedi a Montenero, versava il sale sul manto erboso prima di ogni gara. Lamberto Piovanelli è uno degli ultimi calciatori ad aver fatto il gran salto dai dilettanti alla serie A; nato a Firenze (e tifoso della Fiorentina!) si forma nella Cattolica Virtus, gioca nello Staggia Senese in Promozione e nel Castelfiorentino in Interregionale. Spicca il volo verso Bergamo, alla corte del mio concittadino Nedo Sonetti, che lo fa debuttare in serie A (senza un gol segnato, è già tanto aver collezionato 12 presenze), ma la sua squadra per la vita diventa il Pisa, dove gioca dal 1986 al 1991 segnando 40 reti, anche se non subito le cose vanno per il verso giusto. Fabio Demi racconta la vicenda umana e calcistica di Piovanelli con stile sicuro e accattivante, da giornalista sportivo di vaglia, tratteggiando la prima ostilità dei tifosi che costringe l’attaccante a cambiare casa e ad andare a vivere a Tirrenia, per poi celebrarne l’apoteosi, dopo il gol di Cremona che vale la promozione in serie A, fino al periodo d’oro, da bomber implacabile, e alla maglia della Nazionale. Inevitabile citare i momenti di crisi, il ritiro prematuro a soli 31 anni, il brutto infortunio subito all’Olimpico di Roma (frattura della tibia), dal quale il Piova non si riprenderà mai. Romeo Anconetani viene fuori con prepotenza dalle pagine del libro, in un ruolo da deus ex machina di un Pisa dei miracoli, anche per aver orchestrato la cessione alla Juventus dell’amato bomber (il suo terzo figlio, confida Rodolfo Anconetani), dopo aver scartato l’opzione Fiorentina. Piovanelli, purtroppo, non fa neppure una presenza in bianconero, per colpa di quel maledetto infortunio, e chiude la carriera tra Atalanta, Verona e Perugia (in serie C), perdendo l’occasione di rientrare a Pisa, per complicazioni burocratiche, quando avrebbe potuto giocare nei dilettanti, dove la società era finita in seguito a uno sciagurato fallimento. Un bomber di razza, che mi onoro di aver arbitrato quando era molto giovane e calcava i campi della Promozione Toscana, in uno Staggia Senese guidato da capitan Baudone, centravanti di manovra del passato. Il libro di Fabio Demi è molto curato, ricco di foto a colori, sia in campo che nella vita privata del bomber pisano, adesso gestore di un negozio di alimentari in via di Pratale, dopo aver fatto per alcuni anni il commentatore televisivo e il Team Manager del Pisa. Lamberto Piovanelli sceglie di vivere a Pisa, anche dopo la conclusione della vita agonistica, dimostrando amore per la città che l’ha reso famoso e per uno stadio che gli è rimasto nel cuore.  Lamberto Piovanelli – Una vita all’attacco per un tifoso nerazzurro è un volume irrinunciabile. Reperibile su Amazon, a questo link: https://www.amazon.it/Lamberto-Piovanelli-Una-vita-allattacco/dp/8869959767

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