“Due maschi per Alexa”, un film che non dimostra i cinquant’anni che porta sulle spalle

Articolo di Gordiano Lupi

Due maschi per Alexa è un film che non avevo mai visto, quasi un unicum per un periodo storico del cinema italiano che così tanto mi affascina. Forse perché non è del tutto italiano, la produzione è italo – spagnola, inoltre è girato a Parigi, diciamo che di italiano nel cast c’è soltanto la bellissima (e bravissima) Rosalba Neri, ma pure la musica (Piccioni), la fotografia (Fiorentini) e la sceneggiatura (Campitelli) sono roba nostra. Ho colmato una lacuna grazie al canale digitale  Cielo, che un po’ tagliato l’ha trasmesso, anche se la versione che circola in Spagna pare che sia ancora più casta. Niente sapevo del regista, tale Juan Logar (alias Juan Lopez Garcia), al punto di credere che si trattasse di uno pseudonimo, invece viene definito attivo come doppiatore e sembra che abbia realizzato alcune colonne sonore e diverse sceneggiature, mentre come regista si sarebbe fermato a sette titoli. Tra questi soltanto tre sono stati tradotti per il mercato italiano: Due maschi per Alexa (1971), Crystalbrain, l’uomo dal cervello di cristallo (1970) e Autopsia (1973). Vediamo la trama di Due maschi per Alexa, che caratterizza un dramma erotico psicologico, molto introspettivo. Alexa (Neri) ha sposato il ricco Roland (Jürgens), troppo vecchio per lei, per questo sin dal primo giorno si è trovata un giovane amante, Pietro (Tundidor). Quando il marito viene a sapere della relazione e scopre sul fatto i due giovani amanti, mette in atto un teatrale suicidio, predisponendo una gabbia a base di infrangibili barriere metalliche, che impedisce alla coppia di uscire dalla stanza. Non solo, la voce del defunto, registrata su nastro, segue le loro reazioni; Alexa e Pietro vengono messi a nudo, come amanti legati solo dal richiamo dei sensi, che nella prigione ripercorrono il passato, rivivono ricordi e rimpianti sfociando in odio reciproco. La vendetta di Roland è totale, perché Alexa uccide l’amante con un cavatappi appuntito prima di morire lei stessa nella prigione invalicabile. In rete e sulle riviste specializzate si legge di tutto, da recensioni analitiche (Film TV) che ricostruiscono le singole sequenze e parlano di questa pellicola come di un piccolo capolavoro, a commenti superficiali di presunti critici che non azzeccano neppure la trama ma stroncano per partito preso. Diciamo subito che il regista sa fare il suo mestiere, per la cura con cui usa la macchina a mano, lo zoom e le soggettive, senza parlare dei campi e controcampi e dei numerosi piani sequenza. Fotografia luminosa di Parigi, curata dal nostro Fiorentini, ottima colonna sonora drammatica di Piccioni (con la canzone portante cantata da Shawn Robinson) e montaggio compassato (tipico di un simile film) dello spagnolo Ramírez de Loaysa. Alcuni critici lamentano il fatto che la sceneggiatura di Campitelli (e del regista) avrebbe potuto sfruttare meglio le possibilità di suspense e di thriller, cosa che gli autori non volevano proprio fare, perché il film è un dramma erotico con risvolti psicologici. Va da sé che il lavoro non è perfetto, che i tempi morti ci sono e che i dialoghi sono spesso banali e impostati, ma tra le cose positive notiamo alcune posizioni sessantottine e antiborghesi, segno dei tempi, utili quanto un libro di storia. Due maschi per Alexa è un film invecchiato bene, che non dimostra i cinquant’anni che porta sulle spalle, presentando un’attrice come Rosalba Neri che avrebbe meritato maggior fortuna, invece di essere considerata da registi e produttori italiani come una bambola erotica, un volto da horror e da dark lady. Due maschi per Alexa è il film della sua carriera che la vede recitare un ruolo intenso e complesso, che le valse l’attenzione della critica iberica e numerosi commenti positivi su riviste specializzate. Bene hanno fatto i tedeschi nel 2002 a girare sulla bella attrice forlivese un documentario sulla sua esperienza nel mondo del cinema, purtroppo limitata a erotico, commedia sexy, horror, peplum, western e thriller. Da recuperare e da vedere senza pregiudizi.

Titolo Originale: Fieras sin jaula. Regia: Juan Logar. Sogggetto: Francesco Campitelli, Juan Logar. Sceneggiatura: Francesco Campitelli, Jesus R. Folgar. Fotografia: Igino Fiorentini. Musiche: Piero Piccioni. Brano: Due maschi per Alexa, cantato da Shawn Robinson. Montaggio: Antonio Ramírez de Loaysa. Genere: Dramma erotico. Durata: 86’. Specifiche tecniche: Panoramica Eastmancolor. Produzione: Arvo (Roma), Logar (Madrid). Distribuzione: Regionale: Vietato ai Minori di Anni 18. Interpreti: Rosalba Neri (Alexa), Curd Jürgens (Roland), Ricardo Tundidor (Pietro), Franco Marletta, Juan Luis Galiardo. Mario Della Vigna.

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