“Delitto sull’autostrada”, un film per famiglie

Articolo di Gordiano Lupi

Delitto sull’autostrada (1982), di Corbucci e Amendola è ancora targato Mario e Vittorio Cecchi Gori e in questo episodio Mario partecipa pure alla confezione della storia. La fotografia è di Carlo Carlini, il montaggio di Daniele Alabiso e le musiche sono di Franco Micalizzi. Interpreti: Tomas Milian, Viola Valentino, Olimpia Di Nardo, Paco Fabrini, Bombolo, Giorgio Trestini, Tony Kendall, Adriana Russo, Gabriella Giorgelli, Marcello Martana, Tony Scarp, Gabriele Villa, Enzo Andronico, Angelo Ragusa, Aldo Ralli e Marina Frajese. Si sente che la serie accusa i primi cenni di stanchezza, soprattutto è meno spontanea e la trama gialla è ridotta all’osso. La commediaccia romana invece resiste ed è il piatto forte da servire in tavola, accanto a una storia di contorno dove Nico deve risolvere un mistero legato al giro dei camionisti. Una breve introduzione con voce fuori campo porta subito in argomento e mostra le rapine dei TIR che si susseguono senza sosta. A un certo punto assistiamo pure a un omicidio di un camionista che non voleva stare ai patti. Si passa a casa Giraldi dove Tomas Milian è vestito da pagliaccio per il compleanno del figlio Rocky, che lo imita in tutto e per tutto, sia negli abiti (con vistose papaline colorate) che nella maniera di esprimersi. Arriva il commissario Trentini per affidare a Nico un compito importante. “Viene a rompe li coijoni”, dice Nico. E lo riceve nel bagno di casa. “Siccome devi di’ ‘na stronzata, mettete sur cesso”. Il commissario vuole che Nico faccia l’infiltrato nel mondo dei camionisti per scoprire i misteri legati alla scomparsa dei TIR. Mitica la scoreggia del bimbo che accompagna le ultime parole del commissario Trentini. Bombolo in questo film ha una parte collaterale piuttosto divertente, fa l’allenatore di una squadra di pugili ed è pure fidanzato con una mignotta che va a letto con tutta la squadra prima dei combattimenti (regolarmente perduti). La mignotta è la bella starlet Gabriella Giorgelli, nella finzione Cinzia Bonacelli. Bombolo non si dimentica di essere un ladruncolo e ruba le medaglie d’oro vinte dalla squadra per rivenderle a un amico ricettatore. Nico gli fa passare la brutta abitudine con la solita cura a base di ceffoni e questa volta c’è pure un bagno fuori stagione nella fontana. “La devi piantà de rubbà, ‘a Ventice’!”. La mise di Nico è ormai consolidata con la tuta blu stile operaio metalmeccanico accompagnata da cappellino militare. Quando Nico si infiltra tra i camionisti le battute volgari si sprecano e resta memorabile quella del film porno dove c’è un’attrice che “fa gli gnocchi cor culo”. Nel film c’è una bella parte per Viola Valentino che come cantante fece qualcosa di buono (si ricorda “Comprami”) almeno a livello commerciale. Il nostro giudizio sulle sue qualità di attrice invece è una bocciatura senza appello e infatti non abbiamo ricordo di un altro film da lei interpretato. Recita la parte di Anna, doppiatissima da Emanuela Rossi, sempre fuori tempo, resta sulla scena per cantare una canzone e andare a letto con Nico, che per la prima volta tradisce la moglie. Nel caos della discoteca il dialogo tra lei e Tomas Milian ha davvero del patetico, non sappiamo dire chi è il responsabile di battute così brutte e scontate. Poi Viola Valentino canta “Sola” di Maurizio Fabrizio e Vincenzo Spampinato e il motivetto è abbastanza orecchiabile. Tomas Milian si lascia andare al suo personaggio da coatto, applaude a bocca aperta, biascica gomma da masticare e ride, ma si capisce che si sta innamorando di Anna. La loro love story dura un bel po’ di tempo, raccolgono pure un cane in autostrada che diventa il loro cucciolo. Intanto continuano le battute con Bombolo, una delle migliori è quella dopo uno dei tanti schiaffoni. “Se non t’arriconosco me meni, se t’arriconosco me meni, allora dillo che me voi menà!”. Oppure quella di Nico a Venticello riferita alla sua fidanzata: “È così brava a fa’ la mignotta che manco te n’accorgi!”. Ma anche quando Nico perde al tavolo da poker con i colleghi camionisti: “Nun so’ io che so’ sfortunato, siete voi che c’avete un bucio de culo che se lo mettete for de’ finestra le aquile ve ce fanno er nido!”. La trama (esile, a dire il vero) prosegue facendo capire che ci sono dei camionisti d’accordo con i malfattori, uno in particolare (Carboni, interpretato da Giorgio Trestini) fa la bella vita con la moglie (Adriana Russo) che si dà arie da gran dama. L’amico camionista convince Nico a entrare nel giro ma è l’errore decisivo che porta alla scoperta di tutta l’organizzazione. Prima della resa dei conti resta da vedere Tomas Milian che balla la “Porka Mazurka” con Viola Valentino, pure se entrambi lo fanno con le controfigure. Ricordiamo una cameo di Marina Frajese che confessa a un finto prete (Tomas Milian) tutte le corna che ha fatto al marito. Lui non si scompone e le dà la penitenza: “Dovete anna’ insieme a Bologna er quindici der mese: c’è la fiera delle vacche e de’ bovini”. Da notare che, nonostante Tomas Milian e Viola Valentino siano innamorati, il primo bacio (molto casto) si vede dopo un’ora di film. Non vi aspettate altro, secondo lo stile dei Nico Giraldi movie è pure troppo. Quando i banditi comprendono che il finto camionista è un ispettore e lo catturano, Venticello e i suoi pugili intervengono in modo provvidenziale per liberare l’amico. Tra l’altro Venticello beve una specie di droga e diventa fortissimo. “Mo’ che ho bevuto Vigorello ve’ faccio un culo come un ombrello!”. Alla fine si scopre che il capo dei banditi è il padre di un compagno di scuola di Rocky, un riccone strafottente che lo accompagna sempre con una macchina potente e che vive in una villa con piscina. La resa dei conti è sopra un elicottero, una bella scena di cinema girata con due controfigure acrobatiche che decreta la morte di Tarquini gettato di sotto. Il finale vede Rocky accogliere il babbo ed è lui che gli fa la paternale: “A papà so’ io che devo parla’ a te, ma  a casa. Nun fa’ lo stronzo!”. Nico non lascerà moglie e figlio, quella con Anna resterà solo una scappatella. Colonna sonora di Franco Micalizzi, come in Delitto a Porta Romana, che comprende il brano Sola, interpretato da Viola Valentino, composto da Maurizio Fabrizio e Vincenzo Spampinato. Nel film ci sono anche i Fire, gruppo rock romano, che nella finta gara tra cantanti in balera, eseguono Rockin’ on a Rock. Nono capitolo della saga Giraldi movie. Un film per famiglie, da recuperare.

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