“Killers of Flower Moon”, una storia che il regista va ad approfondire con sguardo attento

Articolo di Paolo Quaglia

Reduce della Grande Guerra torna in Oklahoma per diventare ricco. Siamo all’inizio degli anni 20 e nella contea di Osage è arrivato il petrolio. Sulle terre dei nativi americani sono stati scoperti decine di pozzi che hanno fatto la fortuna economica degli indiani. Ernest prova a fronteggiare la situazione sposando una nativa più per convenienza che per sentimento. Purtroppo i pellirossa cominciano a morire per abuso di alcool o per un eccesso di violenza dei bianchi. Morti volute e messe a tacere dal potere di alcuni potenti desiderosi di appropriarsi dei pozzi . Wiliam Hale, zio di Ernest, rappresenta questa comune cattiveria avida. Nascondendosi dietro una finta solidarietà, l’uomo ridurrà suo nipote a una pedina provando a impadronirsi di una fortuna che non gli appartiene.

Killers of Flower Moon è un film del 2023 diretto da Martin Scorsese. Il maestro torna al lavoro con un racconto epico e supera se stesso. Pur non avendo nulla da dimostrare il regista confeziona cinema allo stato puro. Un film che intrattiene attraverso la sua bellezza formale fatta di attenzioni continue al particolare. La sceneggiatura varia con lo scorrere dei minuti seguendo i generi di cui Killers è fatto. Dal western al gangster passando per il melodramma o lo storico, sullo schermo si alterna una lezione che Scorsese propone per chiunque voglia capire cosa sia il cinema.

Alla soglia degli ottanta questo regista mette in scena tutti i suoi talenti con una naturalezza disarmante. Senza alcuna difficoltà la regia passa dall’intimo al maestoso e quando si pensa di aver capito Killers abbraccia l’ironia e la trasporta in una dimensione quasi incredibile. Scorsese riporta in sala quella che si chiama la magia della settima arte con qualcosa che convincerebbe un bambino a diventare artista e farebbe cambiare l’umore a chiunque. Le interpretazioni di De Niro e Di Caprio sono un fiocco notevole al risultato, I due attori riescono a pescare in tutto il loro talento per formare due personaggi del ventesimo secolo.

Timido e poco intelligente ma molto ambizioso, il personaggio di Leo riesce a rappresentare la paura della sua generazione. Mrs Hale , De Niro, è un magnate del diciannovesimo secolo privo di qualsiasi scrupolo e mosso solo da suo ego. L’attore di Toro Scatenato lo rappresenta come un mix dei suoi cavalli di battaglia. Da Al Capone al villan di Cape Fear in questo nuovo americano c’è un pezzo di una storia che il regista va ad approfondire con sguardo attento. Il film è cinema sociale che intrattiene, spaventa e fa ridere.

Related Articles