Sanremo 2024: vince Angelina Mango con il brano “La Noia”

Articolo di Alberto Maccagno

Angelina Mango vince la 74esima Edizione del Festival di Sanremo 2024 con il brano “La Noia”. Secondo Geolier con il brano “I’ p’ me, Tu p’ te”, terza Annalisa con “Sinceramente”, poi Ghali con “Casa mia” e Irama con “Tu no”. Angelina Mango ha vinto inoltre il Premio Bigazzi per la migliore composizione musicale e il Prima sala stampa. Il Premio della critica “Mia Martini” è stato assegnato a Loredana Berté, mentre il Premio Bardotti per il miglior testo è andato a Fiorella Mannoia.

Anche la quarta serata di Sanremo 2024, quella dedicata alle cover, è stata consegnata alla storia. Ci siamo divertiti, ci siamo emozionati, abbiamo pensato “oh no, questo ancora no”… insomma, una serata intensa. Il risultato finale della serata è un po’ amaro e vede una brava Angelina Mango classificarsi al secondo posto dietro a un’esibizione nettamente inferiore alla sua (seppur sufficiente) ma che, grazie alla presenza di sua maestà unico re indiscusso Gigi D’Alessio, ha potuto contare su un ampio appoggio da parte del televoto (strumento da abolire in 3, 2, 1). Ma ora bando alle ciance e alle polemiche, pagelliamo! IMPORTANTE: se la critica musicale è troppo da reggere per il lettore, il suddetto è invitato a lasciare la pagina. Altrimenti, buona lettura e buon divertimento!

Sangiovanni – Farfalle/Mariposas (con Aitana): 4,5 Esibizione mediocre, da cinque in pagella, a cui mezzo voto lo toglie l’autotune di laboratorio perché ci mancava solo quello. Ma le cantanti spagnole/latine hanno TUTTE la stessa voce?

Annalisa – Sweet Dreams (con La Rappresentante Di Lista e il coro Artemìa): 6,5 Esibizione sufficiente, ben strutturata. Piacevoli le interazioni tra le due cantanti, nota di colore del brano. Ad abbassare il voto è il minimo coinvolgimento del coro, più scenico che altro, e la voce di Annalisa, troppo troppo monocolore per cantare una canzone così intensa.

Rose Villain – Medley Nannini (con Gianna Nannini): 4,5 Medley povero sia nella scelta dei brani che nella pessima performance vocale di entrambe. Stonate, fuori sincrono e dissonanti. Altro?

Gazzelle – Notte Prima Degli Esami (con Fulminacci): 7,5 Bravissimi. Entrambi i cantautori hanno saputo racchiudere lo spirito profondo di questa canzone. I dubbi, la malinconia, la tenerezza. Cantata con delicatezza alle porte di una notte di ricordi.

The Kolors – Medley Tozzi (con Umberto Tozzi): 6,5 Diciamo che mezzo punto glielo toglie un Tozzi decisamente fuori condizione, per usare un eufemismo. Per il resto, esibizione anche divertente e coinvolgente.

Alfa – Sogna Ragazzo Sogna (con Roberto Vecchioni): 7 La prima volta non l’ho sentita perché ero al telefono con il tecnico TIM (grazie Raiplay). Non una prestazione particolarmente brillante dal punto di vista canoro, priva di effettivi incontri tra le voci, ma emotivamente coinvolgente. Bella l’idea della strofa aggiunta da Alfa, per nulla forzata e quasi cucita apposta sul brano.

BNKR44 – Ma Quale Idea? (con Pino D’Angiò): 5 Allora, io gli avrei dato anche 12, ma l’unico che ha cantato davvero sono io a casa. Playback imbarazzante. Pino D’Angiò è comunque mio padre, stilosissimo. Irama – Quando Finisce Un Amore (con Riccardo Cocciante): 7,5 Irama non riesce a eguagliare l’intensità teatrale del maestro Riccardo Cocciante, immenso, ma regala comunque una performance degna di un brano molto difficile. Avanti così.

Fiorella Mannoia – Che Sia Benedetta/ Occidentali’s Karma (con Francesco Gabbani): 6/7 Divertente. Gabbani, personaggio piuttosto bistrattato nell’opinione pubblica, è invece un cantautore e un cantante intelligente e malleabile. Tanta presenza scenica, Fiorella Mannoia è un po’ nemica del tempo ma di certo non dell’intonazione.

I Santi Francesi – Hallelujah (con Skin): 7/8 Esibizione intensa, Skin sempre bravissima. Struggente e perforante, un brano senza tempo.

I Ricchi e Poveri – Medley Ricchi e Poveri (con Paola e Chiara): 5 Non ci siamo. Prima del playback, la performance canora è stata pessima, tutti gli artisti sul palco davano l’idea di aver fatto il loro tempo. Un po’ di tristezza, a pensarci. Vado a piangere ascoltando Vamos a Bailar.

Ghali – Medley Italiano Vero (con Ratchopper): 6,5 Esibizione intelligente e strutturata, la costruzione di questa performance può passare inosservata, ma è davvero brillante. La lingua araba e il sogno della fuga, la dedica romantica di Cara Italia e il definitivo sposalizio con l’Italiano Vero di Toto Cutugno. Vocalmente molto debole, artisticamente elegante.

Clara – Il Cerchio Della Vita (con Ivana Spagna): 5/6 Sufficienza solo per Ivana Spagna, una voce unica. Clara inconsistente, il livello è veramente amatoriale.

Loredana Berté – Ragazzo Mio (con Venerus): 6,5 Buona esibizione, nonostante l’inciampo iniziale. Brano bellissimo, ma questo si sapeva. Sarebbe stato bello sentire Venerus cantare, tuttavia una buona performance.

Geolier – Medley Strade (con Gué, Luché e Gigi D’Alessio): 6- Di certo, non un’esibizione meritevole della vittoria finale, nettamente inferiore a tante tante altre. La scelta di marketing di mettere Gigi D’Alessio ha pagato e il rapper si è aggiudicato la vittoria finale.

Angelina Mango – La Rondine: 7,5 Commossa e commuovente. Qualche inciampo tecnico in un’esecuzione difficilissima e personale. Vincitrice morale della serata, sarà l’esibizione di cui ci ricorderemo.

Alessandra Amoroso – Medley Alessandra Amoroso/Boomdabash (con Boomdabash): 5,5 Basta vi prego. Esibizione normale ma stagnante, già vista in tutti i Battiti LIve e affini dell’estate. Andiamo oltre.

Dargen D’Amico – Tributo a Ennio Morricone (con la BabelNova Orchestra): 5,5 Ok, quest’anno mi inemicherò tutti i fan di JD ma questo non è abbastanza. A tratti, più che un tributo a Morricone è sembrata una forzatura pretestuosa. Cantare male e un po’ a casaccio Modigliani su una musica del genere è sprecare entrambe.

Mahmood – Com’è Profondo Il Mare (con I Tenores Di Bitti): 7,5 Eccezionale, in punta di piedi. Il dettaglio della voce di Lucio Dalla alla fine da groppo in gola. I tenores sardi sono sempre magici, esibizione toccante.

Mr. Rain – Mary (con Gemelli Diversi e le Farfalle della nazionale di ginnastica ritmica): 6,5 MA PERCHÉ L’AUTOTUNE IN MARY? Comunque buona esecuzione, carino anche il mash up con Supereroi. Brano storico del pop rap italiano a cui si è comunque fatto onore.

Negramaro – La Canzone Del Sole (con Mailka Ayane): 7 Allora Giuliano Sangiorgi anche meno con sti svolazzi grazie però: la scelta del brano poteva sembrare una scelta da terzo giorno di chitarra, invece è stata una buona rielaborazione.

Emma – Medley Tiziano Ferro (con Bresh): 6+ Sarebbe stato 6,5 senza autotune. Bresh ha dimostrato una personalità inaspettata su un palco così difficile, Emma ha un timbro veramente ostico e complicato. Diciamo che, autotune a parte (mannaggia a lui), l’ex rapper genovese ha alzato l’asticella e il voto.

Il Volo – Who Wants To Live Forever (con Stef Burns): 6+ Cantato da loro è un po’ tutto uguale quindi boh, buona esecuzione ma un po’ noiosa. Mio padre vedendo Stef Burns ha evocato lo spirito di San Rossi Vasco da Zocca.

Diodato – Amore Che Vieni, Amore Che Vai (con Jack Savoretti e Filippo Timi): 6,5 Bravi, sono stati bravi. Il problema è che De André, chiunque lo canti all’infuori di lui, perde i suoi veri colori, le sue vere sfumature. È un fenomeno inspiegabile.

La Sad – Lamette (con Rettore): 12,5 LA RETTORE HA DETTO STO NELLA SAD VOLO HANNO FATTO UN BORDELLO INCREDIBILE IL VOTO SAREBBE 6 MA È LA SIIEEEEDD AMMÒ.

Il Tre – Medley Fabrizio Moro (con Fabrizio Moro): 6+ Nonostante Moro sia un artista a dir poco sopravvalutato, è stata una performance gradevole. Il Tre è poliedrico e, per certi versi, è la rivelazione di questo Festival.

Big Mama – Lady Marmalade (con Gaia, La Nina e Sissi): 6,5 Divertente citazione a Moulin Rouge e alla cover di Christina Aguilera. Bello, fresco e coinvolgente.

Maninni – Non Mi Avete Fatto Niente (con Ermal Meta): 6+ Canzone che come parte arriva. Hanno un po’ defecato fuori dal vaso con gli acuti finali ma non male. Ermal Meta ha una voce di Christ.

Fred De Palma – Medley Eiffel 65 (con Eiffel 65): 5 Vabbè, era tardi e volevano svegliare il pubblico, ci sta. Esibizione mediocre ma si è ballato e serviva. RengaNek – Medley

RengaNek: 0 È LA SERATA DELLE COVER E DEI DUETTI E NON C’ERANO NÉ LE COVER NÉ I DUETTI. Tra l’altro erano vestiti come Paolo Bitta e si sono anche comportati come Paolo Bitta, ascendendo al ruolo di miei zii. Vabbè, voto 6-

Una menzione speciale la meritano una bravissima Lorella Cuccarini e un’Arisa ospite da 10 in pagella. Alla prossima!



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