“Altri comizi d’amore” di Finazzer Flory, ispirati agli scritti di Pasolini

Articolo di Gordiano Lupi

Per quanto erano spontanei e diretti i Comizi d’amore di Pier Paolo Pasolini risultano impostati e prevedibili gli Altri comizi di Finazzer Flory, ispirati agli scritti di Pasolini, soprattutto ai lavori in dialetto e alle poesie friulane. Finazzer Flory mette davanti alla macchina da presa 53 volti, nella maggior parte dei casi si tratta di recitare un testo già deciso, anche se la storia è frutto di ricerca documentaristica, il metodo è distante anni luce da quanto fece Pasolini nel 1964, andando a intervistare uomini e donne della penisola. I temi sono soprattutto amorosi, partendo da Casarsa e dal Friuli Venezia Giulia, scendendo a Milano, Grado e Roma, frequentando i luoghi cari a Pasolini, incontrando persone che raccontano la loro storia di disagio. Tra le parti più interessanti la comunità di recupero per tossicodipendenti, ex carcerati, ragazzi con problemi di apprendimento e di movimento, ma anche l’ascolto delle varie opinioni in tema di amore, sessualità, differenze di genere. Un film su Pasolini e sul suo metodo di lavoro, un viaggio che ripercorre l’amore per il calcio, per la poesia, per le esistenze più misere e per il luogo che il poeta sentiva casa propria, quella Casarsa dove ha fatto ritorno dopo la morte, nella tomba di famiglia. Le voci che si susseguono sono disparate e composite, si va dagli ex compagni di scuola a un’anziana amica della madre del poeta, passando per attrici hard, pittori, scrittori, poetesse e volti noti come Blasco Giurato, Ornella Vanoni, Dacia Maraini, Maria Rita Parsi, Fulvio Abbate. Un messaggio importante che il regista cerca di dare è rivolto alla riscoperta di Pasolini, soprattutto da parte dei giovani, per combattere qualunquismo e conformismo. Il documentario risulta ben strutturato sui temi che ha deciso di trattare, di derivazione pasoliniana, senza essere celebrativo ma sempre rispettoso, cerca di differenziarsi e di indicare una soluzione al problema di un mondo che ha smarrito la strada dell’amore. Massimiliano Finazzer Flory – attore, drammaturgo e sceneggiatore – in questo caso è regista e intervistatore. Il documentario è in sala da gennaio nei circuiti Fice, produzione Movie&Teater, Rai Cinema e Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa della Delizia, con il sostegno di IGT / CorriereTv.

Per vedere il documentario: https://www.raiplay.it/programmi/altricomizidamore

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