“Dolceamaro”, un dialogo introspettivo al tavolo di un bar

Articolo di Gordiano Lupi

Un corto di 11’ e 14’’ in concorso ai David di Donatello, girato in maniera molto teatrale da Sara Stafile, montato con i tempi giusti da Stefano Simone e prodotto dalla pugliese Indiemovie. La trama si riassume con un dialogo introspettivo al tavolo di un bar, per metabolizzare il dolore della perdita del proprio ragazzo. Quattro attori, piuttosto bravi i due protagonisti, la ragazza (Riccardi) e la presenza maschile seduta di fronte a lei (Casalino, che è anche lo sceneggiatore), diligente la cameriera del bar (Galofaro) dove si svolge l’azione, mentre l’ultimo è solo una comparsa come cliente (Bollino). Il maggior difetto del corto è un eccesso di verbosità, così come non giovano alla fluidità narrativa alcuni dialoghi troppo impostati. La colonna sonora di Luca Auriemma – collaboratore storico di Stefano Simone – è quella giusta, crea un’atmosfera intensa e dolente; per la regia i campi e controcampi sono efficaci, così come la macchina da presa esegue i movimenti giusti. Montaggio compassato di Stefano Simone, ideale per una storia introspettiva, un dialogo interiore. Interessanti le considerazioni sulla sofferenza e sull’amore, buoni gli esterni che si apprezzano nel finale con la passeggiata conclusiva dei protagonisti. Fotografia cupa e notturna, dai toni scuri, di Neri Ombretti. Girato per gli interni al Caffè del Corso di Monte Sant’Angelo (FG), location storica del fulciano Non si sevizia un paperino.

Sara Strafile di Cerignola si è diplomata con il massimo dei voti in Cinema, Fotografia e Audiovisivo presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia, dove sta proseguendo gli studi in Cinema e New Media Art. Giàfinalista al Premio Nazionale delle Arti 2022 con un video sui disturbi alimentari, proiettato presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce, in seguito anche in Albania. Ha lavorato su diversi set, rivestendo vari ruoli, come ad esempio assistente alla fotografia o seconda operatrice di camera. Dolceamaro, scritto da Giovanni Casalino, à la prima esperienza come regista, girato tra Monte Sant’Angelo e a Manfredonia, realizzato da un gruppo di giovani che condividono la passione per il cinema, oltre al regista Stefano Simone che si è occupato del montaggio. Ama il cinema a tutto tondo e ha apprezzato molto C’è ancora domani di Paola Cortellesi, nelle sale in questi giorni.

Regia: Sara Stafile. Soggetto: Roberto Lanzone, Giovanni Casalino. Sceneggiatura: Giovanni Casalino (collaborazione di Roberto Lanzone). Fotografia: Neri Ombretti. Montaggio: Stefano Simone. Musiche: Luca Auriemma. Fonico di Presa Diretta / Missaggio: ROBB MC. Assistente alla Regia: Giuseppe Bollino.  Produzione: Indiemovie. Interpreti: Maria Riccardi (ragazza), Giovanni Casalin o (coscienza), Fedora Galofaro (barista), Giuseppe Bollino (cliente).

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