“I nostri fantasmi”, una valida sceneggiatura che mette in evidenza il rapporto padre – figlio

Articolo di Gordiano Lupi

Alessandro Capitani è un talentuoso regista toscano di cortometraggi, mini serie e programmi televisivi che nel lungometraggio a soggetto si ricorda per In viaggio con Adele (2018) e per I nostri fantasmi (2021), due opere abbastanza riuscite sulla solitudine e sulla mancanza, sia di un amore che di un affetto importante. I nostri fantasmi l’abbiamo rivisto in televisione su Rai 5 – canale che dedica attenzione al nuovo cinema italiano – ed è ancora reperibile su RaiPlay. Il regista è autore a tutto tondo, scrive il soggetto e lo sceneggia insieme a Francesca Scialanca e Giuditta Avossa per narrare la storia di un figlio orfano di madre e di due solitudini che s’incontrano per dare vita a un nuovo amore. La fotografia di Daniele Ciprì fa il resto, conferendo al film un tono realistico e una profondità d’immagine assoluta. Il regista racconta le vicissitudini di Valerio (Riondino), un padre vedovo che deve occuparsi del piccolo Carlo (Forte), ma viene sfrattato dalla casa in cui vive. La messa in scena teatrale tra genitore e figlio sta alla base del film, perché entrambi si nascondono in soffitta, si truccano da fantasmi e giocano a spaventare gli inquilini che vorrebbero vivere nell’abitazione. Carlo possiede un telescopio grazie al quale crede di poter comunicare con la madre che immagina viaggiatrice spaziale, ma verso la fine della storia si rende conto che è morta e deve affrontare i suoi fantasmi. Soltanto la giovane israeliana Miryam (Yaron) – in fuga dai suoi fantasmi rappresentati da un marito violento e da una vita familiare complessa – non si spaventa e resta nella casa con la figlia Emma. Non solo, aiuta Valerio e Carlo a depistare le indagini dei servizi sociali, con l’aiuto di un vicino (Haber), per evitare che il piccolo venga affidato a una struttura protetta. Tra Miryam e Valerio nasce un forte sentimento, pur tra le mille difficoltà della vita. Montaggio curato da Adriano Patruno, che rende i 90 minuti di pellicola piacevoli, caratterizzati da un incedere compassato, mentre il regista si produce in evoluzioni stilistiche mai fini a se stesse. Michele Riondino è credibile nei panni del protagonista, così come Hadas Yaron recita in maniera spontanea il ruolo della giovane israeliana e il piccolo Orlando Forte si cala a dovere nei panni del bambino orfano di madre. I nostri fantasmi è un buon lavoro cinematografico, sorretto da una valida sceneggiatura, che mette in evidenza il rapporto padre – figlio, la violenza domestica e la metabolizzazione del dolore, senza dimenticare l’amore, sia materno che tra uomo e donna, l’amicizia e la solidarietà tra esseri umani in difficoltà. I nostri fantasmi, nel quadro di una produzione italiana davvero modesta, si ritaglia un posto di primo piano e si caratterizza per originalità e freschezza di stile. Da vedere su Rai Play.

Regia: Alessandro Capitani. Paese di origine: Italia, 2021. Durata: 90’. Genere: Drammatico. Soggetto: Alessandro Capitani. Sceneggiatura: Alessandro Capitani, Francesca Scialanca, Giuditta Avossa. Fotografia: Daniele Ciprì. Montaggio: Adriano Patruno. Musiche: Michele Braga. Scenografia: Ludovica Ferrario. Costumi: Nicoletta Taranta. Produttori: Riccardo Di Pasquale, Antonio Adinolfi, Claudia Campanelli. Produttori Esecutivi: Gabriele Oricchio. Case di Produzione: Fenix Entertainment con Rai Cinema e col sostegno della Film Commission Torino Piemonte. Distribuzione in Italiano: Fenix Entertainment, Europictures. Interpreti: Michele Riondino (Valerio), Hadas Yaron (Miryam), Orlando Forte (Carlo), Alessandro Haber (vicino), Paolo Pierobon (Cristian), Alessio Praticò (inquilino), Emilia Verginelli (inquilina), Federico Rosati (agente immobiliare).

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